mercoledì 12 marzo 2008

18 km. per la Butterfly





L’opera lirica è stata per me una grande passione. Ha cominciato ad interessarmi da piccolissimo, quando mio padre ha vinto un terno al lotto di 500 lire. Con questi soldi, dopo la baldoria, comprò un grammofono e una serie di dischi con canzonette d’epoca e dischi di varie opere liriche. Tra le più sentite delle canzonette c’erano: “Il fiaccheraio” e “La porti un bacione a Firenze”; tra le opere La Bohème, Il barbiere di Siviglia, Butterfly, La Lucia di Lammermoor, La Tosca.Nel dire tutto questo, con la novità del grammofono, ha causato in me un grande interesse e piacere. La sera, dopo cena, mi mandavano a letto (ero solo il primo figlio) ed io non mi addormentavo perché i miei cominciavano a sentire un’opera sempre con qualche amico curioso ed io dalla mia camera sentivo tutto.Crescendo questa passione è continuata e quando al posto del grammofono è venuta la radio… e a quei tempi le opere liriche venivano spesso trasmesse, almeno quelle, io ne ero un fedele ascoltatore!Grandicello, il sabato sera quando trasmettevano quasi sempre un’opera l’ascoltavo fino in fondo lottando con il sonno.Che bellezza, avevo imparato a canticchiare diverse opere di cui ora purtroppo me ne sto dimenticando.La “Lucia” era quell’opera che mi piaceva di più, mi pare che cominciasse così (percorriamo le spiagge vicine) e il quartetto, “nelle stanze ove Lucia un lamento un grido uscìa”.Del Teatro Pacini di Pescia non ho tante ricordanze. Mi ricordo solo che andavo in piccionaia, al quinto giorno, dove andavano i pesciatini che avevano pochi soldi ma tanta conoscenza della musica e delle opere.Sono stato a Montecatini a vedere la Madama Butterfly magistralmente eseguita da tutto lo staff, ma in particolare dalla soprano (non mi ricordo il nome) che non era delle più rinomate di quei tempi (1930-356). Ricordo che per vedere l’opera ho fatto a piedi da Pescia a Montecatini (9 Km andata e 9 Km ritorno). Un’altra volta che ho rivisto la Butterfly è stato nel 1942, ero soldato a Bologna, 6° Genio, ho sentito dire che con il Carro di Tespi presso l’aerodromo veniva rappresentata la Butterfly; ho chiesto subito di poter andare e sono stato accontentato. Con soddisfazione mi sono goduto anche questo debutto magnificamente rappresentato. E ora l’età con l’età avanzata e con qualche malattia di troppo avrei il piacere, come altri anziani, che la RAI (servizio pubblico) trasmettesse qualche opera nelle ore normali, non a mezzanotte, scordandosi dell’audience per ricordarsi di noi anziani, dandoci un poco di felicità e trasmettendo opere già trasmesse, rispolverando i depositi.

Ivo Papini

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